sabato 18 dicembre 2010

Di Marzio nuova leader di Arkeon

La Di Marzio è attualmente indagata per associazione a delinquere e abuso della professione, in quanto divenuta guru in pectore di Arkeon, affiancandosi al fondatore, Vito Carlo Moccia.
Ha continuando le attività di proselitismo di nuovi membri nonostante un'ordinanza vietasse ai membri di Arkeon di riunirsi tra loro.

Nel video la Di Marzio da chiare disposizioni ai membri della psico setta Arkeon su come raggirare le disposizioni della Procura di Bari.

Alla fine dell'incontro del 9 febbraio 2008 qui filmato la Digos è intervenuta con un blitz.


Arkeon - Di Marzio Seminario 9 febbraio 2008 (1 di 2) from arkeon on Vimeo.

Arkeon - Di Marzio - Seminario 9 febbraio 2008 (2 di 2) from arkeon on Vimeo.

Arkeon - La via del Padre

Arkeon - La via del Padre from arkeon on Vimeo.

Il presente blog psicosettarkeon denuncia e informa sulle attività della psico-setta Arkeon. Il guru Vito Carlo Moccia, è indagato dalla Procura di Bari per esercizio abusivo della professione, truffa aggravata, associazione a delinquere, violenza sessuale, violenza privata e calunnia.


Arkeon?

Arkeon è un controverso gruppo di crescita personale nato in italia fondato da Vito Carlo Moccia. Arkeon ha ottenuto una certa popolarità nazionale e internazionale grazie all'adesione al gruppo del prelato della Chiesa Cattolica, Francescano Cappuccino Raniero Cantalamessa.

In questa intervista, Vito Carlo Moccia descrive il metodo come un percorso "allo sviluppo individuale e auto-miglioramento". Alcuni dei valori chiave di Arkeon sono il sentimento di "appartenenza", lo spirito del "padre", i riti di passaggio, la devozione agli antenati, la forza che si incarna nel coraggio. Secondo Moccia, questi valori sono quelli della civiltà contadina, che lui ritiene essersi persi nella civiltà moderna.

Arkeon non è un nuovo culto o un nuovo movimento religioso. I suoi membri appartengono alla Chiesa Cattolica Apostolico Romana. Le persone che hanno fatto parte del gruppo nel corso degli anni si stimano nell'ordine di alcune migliaia, pressoché tutti italiani.

Arkeon è stata fondata come associazione nel 2000 da Vito Carlo Moccia ed altri maestri, sulle esperienze di insegnamento del Reiki. Moccia, descritto come il Primo Maestro italiano di Reiki Master, iniziato da Phyllis Furumoto, ha espanso le sue esperienze di insegnamento iniziali in direzioni diverse. Il suo metodo è diventato differente da quello di Furumoto e fu data una diversa denominazione: "Sacred Path".

Nel 2004, dopo l'apparizione di un articolo su una rivista di catechismo Cattolico, il Reverendo Padre Raniero Cantalamessa intervistato da Vito Carlo Moccia per un programma TV nazionale dello stesso Capuccino sulla Radio Televisione Italiana (RAI) sul rapporto padre-figlio.

Nell'ottobre 2007, dopo una serie di trasmissioni TV critiche, con la partecipazione di persone che si dichiaravano vittime di abusi, e richiesta di indagini di polizia da parte di una organizzazione anti-sette, la Procura della Repubblica di Bari ha iniziato le indagini investigative nei confronti di Moccia ed altri cinque membri del movimento. I seminari di Arkeon ufficialmente sono stati sospesi, le sedi dell'associazione e i materiali ivi contenuti sequestrati, i siti internet oscurati. All'inizio dell'aprile 2008, le indagini erano ancora in corso. Diverse forme di abuso sono state imputate, dalla violenza fisica, alla violenza sessuale, agli abusi psicologici. Diversi membri di Arkeon negano ogni condotta criminale.

Dopo i suoi contatti con Arkeon, il Rev. Padre Raniero Cantalamessa, in una intervista, dice che "egli non ha mai partecipato ad alcun meeting", e ha definito la stessa campagna dei media su Arkeon una "caccia alle streghe".

Nel 2008, la psicologa italiana e teologa Raffaella Di Marzio, una esperta di sette, ha cominciato studi e ricerche sul movimento. Dopo aver raccolto qualche intervista e partecipato ai meeting con altri membri, è stata accusata dalla polizia italiana di associazione a delinquere al fine di continuare gli abusi di Moccia e diventare il nuovo leader di Arkeon. Colleghi e osservatori esterni hanno reagito con incredulità. Il suo sito web sulle sette e psicologia delle religioni "Sette, religioni e spiritualità" è stato posto sotto sequestro e oscurato dalla Procura della Repubblica, per motivi di indagine.

Il video è materiale di auto promozione diffuso dall'associazione e viene rilasciato per scopi di studio e ricerca scientifico-criminologica secondo le leggi internazionali del diritto d'autore incorporate nel Copyright Act del 1976, che consente la riproduzione per scopi di critica, commento, indagine giornalistica, insegnamento e ricerca, senza infrazione dei diritti di copyright che restano degli autori. I fattori che determinano la possibilità al riproduzione sono: scopi non di lucro e di educazione/insegnamento, la natura promozionale del video, la selezione dei contenuti da un più ampio archivio audio visivo complessivo di circa 100 ore, l'assenza di effetti dei copyright sul mercato in quanto l'associazione è stata sciolta dalla Procura della Repubblica Bari e non può svolgere attività commerciali.

Il materiale audio/video è rilasciato così com'è.



Trascrizione

Arkeon - La Via del Padre
un'intervista a Vito Carlo Moccia


MAESTRIA

[5:57-7:42]"Devo dire che la nascita della Maestria almeno nella mia esperienza personale non era intenzionale, cioè io non sono andato fuori con l'intenzione di imparare delle cose per poi insegnarle...perché il sentimento era che il paziente sul tavolo operatorio ero io, cioè io sono andato per imparare e infatti nel mio pensiero c'era "OK ho concluso il mio percorso adesso chiudo metto tutto in un cassetto e dimentico, dimentico tutto quello che ho imparato, e uso le cose che ho imparato e uso nella mia vita nel mio quotidiano" questa era la mia intenzione.. quello che è successo invece e che un giorno ho aperto la cassetta delle lettere e ho trovato un invito ad un seminario che era tenuto da me cioè dei farabutti alcuni dei miei amici che a cui diciamo avevo parlato di questa cosa avevano preparato proprio avevano organizzato proprio un seminario a mia insaputa e io ho ricevuto questo invito e mi son detto ci vado non ci vado, al che ho protestato con questa cosa invece questi l'avevan fatta partire sul serio infatti mi ricordo un venerdì sera in cui arrivo in questo posto e mi aspettavo che non ci fosse nessuno che fosse uno scherzo invece c'erano 21 persone nuove che volevano fare questo lavoro il giorno dopo, infatti mi è venuta una crisi di insicurezza e ho chiamato una mia amica che era maestra a Berlino e adesso tu vieni che dobbiamo fare questo seminario insieme. quello è stato il mio primo seminario."

SUO PADRE

[9:09] "La via del padre è la via di mio padre cioè dove io guardavo mio padre e lui ha sempre avuto questo pezzo di autorità, questo pezzo di forza, e questo pezzo di onestà veramente grandissima..però io, da un lato guardavo lui e dell'altro lato guardavo il mondo e la sensazione é che onestà fosse sinonimo di, si dice da noi, "fessaggine" cioè di essere stupidi allocchi, infatti quello che io chiedevo a mio padre é perchè tu non utilizzi quello che sei e quello che sai per costruire una identità che avesse anche una valenza di immagine di forza riconosciuta nel mondo, mio padre per molti anni è stato consigliere comunale assessore eccetera però era ritirato e quello che io ho capito nell'arco degli anni e che io ho avuto bisogno di ribellarmi a questa cosa perchè sentivo che c'era una forma di dolore che poi ho compreso essere legata al distacco da suo padre da suo fratello diciamo dalla parte maschile della sua famiglia."
[10:25]

ad un gruppo numeroso di uomini abbracciati l'uno con l'altro in cerchio circondate da un cerchio di donne distese su un bel prato e palme

"Voglio chiedervi di guardarvi di guardare la paura che avete vissuto con gli uomini che la paura la paura di essere deboli la paura del confronto fisico la paura di varcare la soglia dell'identità per essere nel mondo come guerrieri."

[10:52] "Poi diciamo nell'arco degli anni e come se io l'ho abbandonato e quando io ho deciso proprio di iniziare il mio lavoro come imprenditore e quello che lui mi disse, io avevo 25 anni, "non voglio essere la causa del tuo fallimento per cui ti sostengo, hai il mio sostegno per un anno sul piano economico poi devi farcela da solo", e io di là son partito, son partito lavorando 15 ore al giorno e anche di più e proprio mettendocela tutta, io dovevo dimostrargli proprio che io ce l'avevo fatta, e la sensazione é che io poi ce l'ho fatta, infatti credo che in tre anni io ho guadagnato quanto lui ha guadagnato in tutta la sua vita e io andavo da lui con i risultati e gli dicevo "papà guarda che quest'anno ho guadagnato tot dopo le tasse" ..ed erano centinaia di milioni, e lui mi guardava e mi scuoteva la testa e mi diceva "non sei ancora pronto" e io per anni mi sono chiesto che cacchio vuole dire non sei ancora pronto, che significa? cosa vuole dire con queste cose"
[12:09]

"E dopo io ho cominciato proprio a sentire salire questa voce, che era la voce di mio padre, le cose che lui mi diceva, le cose alle quali io mi ribellavo, e così via e poi era la 19 di settembre del 97, ero a fare un seminario, e c'è stato un momento proprio terribile per me, ho sentito questo pianto che saliva in maniera incredibile, e quel 19 di settembre è stato proprio il giorno in cui io ho versato tutte le lacrime che non avevo mai versato in vita mia, avevo sentito proprio questa voce che diceva "papà mio" ed è stato per me proprio il ritorno nelle braccia di mio padre.. e la cosa stranissima e come se nel mio cuore c'era questa voce che diceva "adesso io vivo in te e ti consegno il mio fuoco"
[13:27]

LA FAMIGLIA E RAPPORTO UOMO-DONNA GENITORI E FIGLI

un prete gli chiede "e la famiglia, la moglie ha avuto qualche parte in questa riconciliazione?"

Moccia "è stata fondamentale perché la sensazione è che mia moglie mi ha accompagnato proprio verso lo spazio sacro di mio padre, ed è come se lei nel chiedermi di avere l'autorità di uomo all'interno della famiglia e come se proprio mi ha accompagnato in quello spazio come se fosse il dono di mio padre a me"

[14:36] "La nostra cultura viene fuori da radici molto chiare e precise infatti la nostra civiltà che dura da diecimila anni, parlo della civiltà occidentale nasce da quella che era chiamata la civiltà contadina, ora quello che sta accadendo oggi è il crollo della civiltà contadina che è durata diecimila anni, che è il crollo di tutti gli archetipi del collettivo, per cui l'identità del padre, la scomparsa del padre, la scomparsa del culto degli antenati, la scomparsa della figura del guerriero, sostituita possibilmente dal casalingo o da altre identità dove il maschile perde la forza, perde la dignità anche dell'identità"[16:32]

[18:10] "Quando abbiamo parlato prima della civiltà contadina e come nella civiltà contadina il territorio, che poi non è soltanto il territorio fisico, ma è l'identità culturale di un popolo di una nazione era difesa dalla forza dei guerrieri, dove il guerriero non va inteso quello che c'ha le armi e fa il guardiano dei confini, ma il guerriero è colui che usa la lingua sacra dei padri, il guerriero è colui che onora l'integrità, è colui che riconosce la direzione degli avi, degli antenati, e l'accoglie come testimone e la trasferisce ai figli che saranno il mondo che verrà. Noi infatti in questo lavoro la direzione degli uomini è accompagnare gli uomini ad avere questo tipo di identità, che è la chiarezza negli occhi, la lucidità nella mente, l'apertura del cuore, e il potere personale. E credo che questa è la via di quella parte della nostra scuola che si chiama AiKoRyu, che è la scuola dell'antica armonia"
[19:30]

un uomo pelato sdoppiato e musica emotiva simula le movenze di un guerriero giapponese con una spada katana nella scuola di ArKiDo
[20:50]

LE DONNE

"Per le donne invece il percorso c'è una solitudine più profonda perché le donne sono segnate anche, quando questo è successo ovviamente, dalla parte del dolore delle proprie madri e dove quello che noi come figli impariamo non è quello che ci viene trasmesso attraverso le parole ma è quello che i nostri occhi hanno visto quando eravamo bambini"

un seminario due donne sedute per terra circondate dal gruppo di partecipanti

"è come se madre e figlia si guardano e c'è un patto che non è un patto condiviso con le parole ma è un patto di sangue e di anima"

Donna intervistata "cosa ho fatto nella mia vita non mi accade niente, non ho fatto niente, sono caduta nel vuoto, e nel vuoto ci sono stata parecchio, fino a qualche settimana fa, e sono tornata indietro nei miei vecchi atteggiamenti, c'era la Carla di 20 anni fa, cioè prima di iniziare questo lavoro"
Moccia "chi era la Carla di 20 anni fa?"
donna sul punto di piangere: "quella che uccideva tutte le persone che l'amavano, quella che sfidava suo padre ma sfidava anche sua madre, quella che ha fatto fuori un marito.. quella che sta tentando..ha cercato di far fuori anche un compagno" [22:30]

"Quando come donna io mi separo dalla parte, tra virgolette, del dolore di mia madre e vado verso la parte sacra di mio padre per riceverne la benedizione, scopro che il padre in fondo è colui che permette lo strutturarsi di un archetipo, che è l'archetipo del maschile interiore, dell'uomo interiore, e dove il compito del padre è quello di sostenere, custodire l'innocenza e la forza della propria figlia, perché possa essere accanto ad un uomo, e possa essere felice con un uomo"
[23:10]

"Io voglio chiedere a Carla di vedere la mani di suo padre, guardale, queste sono le mani che hanno lavorato per te, ti hanno coccolata, ti hanno aspettata, fino ad oggi."

intermezzo musicale su immagini emotive di abbracci tra padre e figlia circondate da tante donne in cerchio tutte in ginocchio piangenti

[25:20] Un padre parla a moccia "Vito, le mani su mia figlia e su mio figlio, dal giorno che sono nati, dal giorno che sono nati, che li ho avuti, l'ho sempre sentito, io l'ho sempre sentito, io non li ho abbandonati mai nel pensiero un minuto"

[25:50] "La nostra è la via del padre, dove l'identità è maschile e sacra, maschile e sacra non vuole dire contro le donne, dove le nostre donne sono regine ed è giusto che siano regine, e i figli sono sani perché sono dei padri e accompagnati dalle madri

[26:00] Voce papale, dei padri prendono dei neonati dalle donne e li sollevano in aria il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura, il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore, ascolta Signore la mia voce, io grido abbi pietà di me, rispondimi, di Te ha detto il mio cuore cercate il suo volto, il tuo volto Signore io cercherò, non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo, sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi, spera nel Signore, sii forte sii rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore, si spera nel Signore

[27:35] "Quando un uomo e una donna si incontrano sono due mondi che vengono a confronto, e nel venire a confronto questi due mondi, innanzitutto si scontrano prima, e quello che accade è un processo attraverso il quale noi passiamo, dove si definiscono i ruoli, si definiscono le identità, credo che dentro questo incontro ci sia il mistero della relazione, il mistero della coppia, dove la coppia non è un sogno da realizzare, ma è un progetto, è un qualcosa in cui è importante proprio il lavorare insieme, per diventare una sola carne"

[28:20] musica, donne e uomini ad occhi chiusi

[28:50] "Quella relazione è qualcosa che cresce nel tempo, cresce nell'intimità, nell'appartenenza, purché entrambi abbiano una intenzione chiara, ma soprattutto abbiano una ricerca in comune di questo spazio che è l'amore."

[29:00] intervista ad una coppia con un neonato

"La nostra storia era difficile e soprattutto non sapevamo se era vera, il lavoro di arkeon ci ha dato la speranza e la fede perché dove noi non ce la facevamo, noi non arrivavamo, dove il limite era così forte avevamo la direzione, la tua protezione, le storie di tante persone che avevano affrontato i loro passaggi, e questo nella nostra storia, anche prima, per arrivarci alla nostra storia."

[29:50] Moccia chiede alla coppia: "cos'è per te avere un uomo a fianco?"
"Avere un uomo a fianco è il mio sogno di bambina che si realizza, darsi la mano sempre, svegliarsi la mattina è sapere che non si sarà più soli, che non sarò più sola, che saremo insieme per l'eternità, e che Dio ci ama e ci ha dato questo strumento per conoscerlo."

[30:25] "è come il rapporto tra cielo e terra, è come il rapporto attraverso il quale la terra che ha accolto il seme e lo restituisce e permette a questo seme di trascendere la terra stessa, per raggiungere questa direzione verticale, infatti quando parliamo del mondo della mater, che è il mondo orizzontale, il mondo mater-iale, questo mondo orizzontale è lo strumento attraverso il quale può essere permessa la trascendenza, dove la trascendenza è proprio il prendere questa direzione verticale, dove il mondo femminile, quindi il mondo della mater quindi della materialità, è custode del potere di trascendenza, cioè di trascendere la direzione orizzontale per raggiungere quella verticale, che è il mondo maschile"
"infatti quando io guardo il mondo delle donne e il mondo degli uomini, e guardo queste due forme che sono straordinarie, sono magnifiche, e questi due mondi si incontrano, in realtà nasce la bellezza, e questa bellezza è il dono che Dio ci ha dato, io tante volte ho riconosciuto come il ventre di mia madre è stato quello spazio sacro nel quale mio padre ha deposto il suo sogno, il suo seme, il suo progetto che ero io, e come mia madre sia stata il custode di questo progetto, di questo sogno, e dove il mondo orizzontale della madre non è inferiore a quello verticale del padre, ma sono come cielo e terra, sono insieme, sono complementari e uno senza l'altro non potrebbe esistere da solo, la direzione verticale della trascendenza non sarebbe possibile senza una terra che nutre le radici di questo albero che sale verso il cielo, come quella terra sarebbe arida e secca se non ci fossero quelle radici che affondano in quella terra e la rendono fertile, per cui questi due mondi parlano tra di loro, io direi meglio danzano tra di loro, e noi dobbiamo permettere questa danza, questa danza può essere permessa soltanto dal riconoscimento del rispetto dei ruoli, che sono ruoli indispensabili l'uno all'altro, e complementari tra loro, e uno permette all'altro la parte che all'altro manca, quindi gli uomini e le donne possono essere veramente insieme, diventare una solo carne, un solo sangue, e questa cosa è meravigliosa perché rigenera l'unità tra cielo e terra, tra l'uomo e Dio"

[33:30] intermezzo musicale, abbracci e lacrime, scene matrimonio

[35:00] "Quando io riesco a riconoscere la parte sacra di mio padre, e mi rendo disponibile a ricevere le mani di mio padre sulla mia testa, e le parole "figlio mio carne della mia carne, sangue del mio sangue" per riceverne la benedizione, questo non porta ad una gioia, all'inizio sto benissimo, però poi mi accorgo che nasce una sorta di nostalgia, di tristezza, questo perché? perché questo mi porta ad uscire dalla condizione di figlio, quando esco dalla condizione di figlio quello che devo ritrovare è anche l'altra parte di mio padre, quella in cui lui ha rinunciato, lui tra virgolette è stato sconfitto in una certa forma"

[35:45] "questo è quello che noi abbiamo ricevuto come eredità, questa eredità c'è un pezzo di chiusura, c'è un pezzo di confusione, ma c'è anche un pezzo di appartenenza"

[36:06] "credo che questa parte piccola del padre in cui ci sia la rinuncia, la sconfitta, l'assenza, la mancanza di responsabilità e in qualche caso la fuga, e in qualche caso la ferita, la rabbia, il dolore, che ha accompagnato la vita di molti padri"

[36:50] "quello che accade e che io posso tornare alla parte sacra della madre, che è la parte sacra di questo mondo orizzontale, che permette proprio la vita, e io in me ho integrato queste due parti, la parte sacra di mio padre e la parte sacra di mia madre, e quando tutto questo è avvenuto esiste un completamento"

[37:30] molta gente in una stanza, Moccia "posso essere per una volta nei tuoi occhi, posso essere per la prima volta nei tuoi occhi, e quello che guardo è che spesso ho bisogno di mettere delle parole, perché mi sento minacciato, la domanda è "da cosa mi sento minacciato", dalla mia bellezza e dalla tua, e come se devo riempire un vuoto, sceglietevi una persona in questo cerchio, e siate per la prima volta ora l'uno di fronte all'altro, e voglio essere ora per la prima volta nei tuoi occhi, e guardo chi sei per me, guardo la mia distanza da te, ma anche il mio bisogno di incontrarti, guardo tutte le cose che non ti ho mai detto, guardo tutte le cose da cui sono fuggito, guardo tutte le cose in cui ti ho ferito, guardo in te tutte le cose che mi hanno ferito, dove in fondo abbiamo usato questa ferita per non incontrarci, e per rimanere separati, guardo la mia arroganza la mia presunzione ma anche la mia paura, ora per un momento chiudo i miei occhi"
[40:10]

Moccia ad un gruppo di persone "e davanti a me c'è il tuo volto, padre, e io lo guardo, e so che vorrei chiederti scusa, quello che mi interessa è soltanto toccare dove io sono stato con te, davanti ai miei occhi ci sei tu figlio o figlia, riguardo dove anch'io sono stato con te, porto davanti ai miei occhi tutte le persone che mi hanno amato e che ho amato ma che non sono riuscito ad incontrare, ora posso riaprire i miei occhi e guardo tutte le cose che non ci siamo detti, e vado avanti nel tempo, prima abbiamo parlato della nostra infanzia, e così come noi abbiamo i nostri ricordi dietro di noi, il mio invito per voi è andare avanti nel tempo, dove avanti nel tempo io posso andare all'ultimo giorno della mia vita, uno dei due andrà via e l'altro continuerà il suo percorso in solitudine, questa cosa sicuramente accadrà e sarà il giorno padre in cui io chiuderò gli occhi per l'ultima volta e ti accompagnerò, e sarò il giorno in cui, compagno o compagna, io me ne andrò o tu te ne andrai.."

[43:18] "e sarà quello il giorno in cui io riprenderò il mio cammino in questa solitudine conservando nel mio cuore la faccia che è la traccia della bellezza che ha segnato il nostro cammino, e da quel giorno io potrò comprendere un pezzo di verità e potrò comprendere il mistero"

LA MORTE

[43:45] "Una delle cose che la nostra civiltà ha fatto è stato rimuovere la morte la rimozione della morte è utile alla nostra cultura come possibilità per dare via a quel delirio di onnipotenza, dove noi crediamo di potere tutto, di poter fare tutto, di poter essere tutto, e io credo che la morte riconduce le persone all'umiltà, e la libertà da ciò che io so di me stesso, del mondo, e mi riconnette alla parte più semplice della mia anima, e dove quando tiro le somme, le somme non sono le somme di un business plan, ma sono le somme della mia vita, non dirò quanto ho guadagnato, ma dirò sono stato felice? le cose che ho fatto sono quelle che mi appartevano veramente? mi sono sentito autentico? che cosa ho lasciato ai miei figli? qual è il segno che io lascio nella storia? anche nella storia famigliare, posso riconoscere nel tempo della mia morte che posso essere degno di essere tra gli antenati della mia famiglia"

[45:20] "Tutto questo non può essere svelato attraverso il pensiero, la mente, perché la mente ha una volontà di controllo, ecco perché la cosa più sacra che Dio ha creato oltre la vita è proprio la morte."

"Perché la morte mi porta fuori dal controllo, dopo la morte non posso più controllare nulla, i miei strumenti svaniscono, e l'unica cosa che rimane è ciò che sono, dopo aver dimenticato tutti ciò che so,"
"e credo che quel che rimane è la bellezza e in questa bellezza c'è la carezza di Dio e c'è l'anima"
"e dentro questa cosa c'è il senso della ricerca che noi abbiamo, per tutti gli anni della nostra storia"
"io un giorno molti hanni fa ho fatto una preghiera "Signore fammi comprendere, ma non alla fine, un po' prima, perché poi quello che mi rimane, mi serve a condividere cio che ho compreso" e condividere non è spiegare, ma è accompagnare nell'esperienza di questo cammino e di percorso, dove in realtà non state imparando da qualcun altro ma state imparando da voi stessi, dove in questo cammino voi siete il maestro voi siete l'allievo, e l'uno parla all'altro infatti quando io mi chiedo dove porta la saggezza di questa via invisibile, è a morire da guerriero... è come il samurai che porta accanto a sé la sua morte, ed è proprio la sua morte che da un senso una forza alla sua vita"
[47:55]

[48:10] "Perché il compito archititico della madre è consegnare ai figli un nutrimento, il compito del padre è consegnare ai figli l'iniziazione e la ferita, l'iniziazione e la ferita il modo con cui io come figlio riesco a comprendere e trascendere quella ferita, farà di me un uomo, la ferita che mio padre mi consegna è lo strumento attraverso cui io possa morire attraverso quella ferita per rinascere questa cosa è accaduta anche al nostro capo quando il padre non gli ha chiesto di andarsi a fare una passeggiata in Ferrari nel mondo ma come figlio di Dio gli ha chiesto di morire in croce [NdR:!?!] quella è la voce più sacra che mette il figlio di fronte ad una ferita che lo trasforma in un adulto in un uomo"

[49:35] "Soltanto quando sono andato attraverso quella ferita io posso rinascere, ciascuno di noi ha ricevuto grandi ferite, ecco perché siamo qui, ma ecco perché voi siete uomini grandi, perché la comprensione di quella ferita vi permette di essere adulti"
[50:00]

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Arkeon
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